Blohm & Voss BV 141

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Blohm & Voss BV 141
La vista frontale di un BV 141 in volo rivela il suo aspetto asimmetrico
Descrizione
Tiporicognitore tattico
Equipaggio3
ProgettistaRichard Vogt
CostruttoreGermania (bandiera) Blohm & Voss
Data primo volo25 febbraio 1938[1]
Utilizzatore principaleGermania (bandiera) Luftwaffe
Esemplari13[1]
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza13,90 m
Apertura alare17,46 m
Altezza3,60 m
Superficie alare53,0
Carico alare60,2 kg/m²
Peso a vuoto4 700 kg
Peso carico5 800 kg
Propulsione
Motoreun radiale BMW 801 A-0
Potenza1 600 PS (1 177 kW)
Prestazioni
Velocità max410 km/h al livello del mare
Autonomia1 200 km
Tangenza10 000 m
Armamento
Mitragliatrici2 MG 15 calibro 7,92 mm
Cannoni2 MG FF calibro 20 mm
Bombe4 SC 50 da 50 kg sotto le ali
Notedati riferiti alla versione BV 141 B

i dati sono estratti da Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945[2]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia
Vista superiore dell'inusuale linea asimmetrica di un BV 141 in sosta, 6 maggio 1942.

Il Blohm & Voss BV 141 era un monomotore da ricognizione tattica ad ala media prodotto dall'azienda tedesca Blohm & Voss GmbH dalla fine degli anni trenta ed utilizzato dalla Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale. Aveva una struttura asimmetrica con cabina finestrata decentrata verso destra rispetto alla fusoliera che conteneva piani di coda e motore.

Storia del progetto

[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 1937 il Reichsluftfahrtministerium (RLM), il ministero che nel periodo della Germania nazista supervisionava l'intera aviazione tedesca, emise una specifica per la fornitura di un nuovo aereo da ricognizione e cooperazione con l'esercito per sostituire l'Henschel Hs 126, che in quel periodo aveva iniziato i collaudi, con un modello più efficace e dalle migliori caratteristiche. La specifica prevedeva un modello monomotore dotato di un equipaggio di tre persone, dotato di un'ottima copertura visiva, una maggiore velocità e la possibilità di trasportare un carico bellico da caduta per 200 kg. L'invito a sottoporre progetti fu rivolto all'Arado Flugzeugwerke ed alla Focke-Wulf.

L'Arado presentò il suo Ar 168, tuttavia il prototipo durante le prove non riuscì a produrre prestazioni soddisfacenti[1], al contrario della proposta della Focke-Wulf, l'Fw 189 Uhu, che però non soddisfaceva le specifiche richieste in quanto bimotore.

La Hamburger Flugzeugbau del gruppo Blohm & Voss, benché non invitata, avviò su iniziativa privata lo sviluppo di un modello atto allo scopo decidendo di avere un approccio molto più radicale.[1] Il progetto venne quindi affidato al direttore del suo ufficio tecnico Richard Vogt, il quale disegnò il BV 141 dall'inusuale impostazione asimmetrica.

Germania (bandiera) Germania
  1. ^ a b c d Rys 2004, pp. 55–60.
  2. ^ Nowarra 1993, pp. 240-241.
  • Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.4), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, ISBN non esistente.
  • (EN) William Green, Blohm & Voss BV 141, in Warplanes of the Third Reich, 4th impression, London, Macdonald and Jane's Publishers Ltd., 1979 [1970], pp. 81-86, ISBN 0-356-02382-6.
  • (DE) Horst Lommel, Vom Höhenaufklärer bis zum Raumgleiter 1935 – 1945, Geheimprojekte der DFS., Stuttgart, Motorbuch Verlag, 2000, ISBN 3-613-02072-6.
  • (DE) Heinz J. Nowarra, Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945, Band 1, Koblenz, Bernard & Graeffe Verlag, 1993, ISBN 3-7637-5464-4.
  • (EN) J. Richard Smith, Anthony Kay, German Aircraft of the Second World War, 3rd impression, London, Putnam & Company Ltd., 1978, pp. 66-71, ISBN 0-370-00024-2.
  • (EN) Michael Taylor, The World's Strangest Aircraft, London, Grange Books plc, 1999, ISBN 1-85627-869-7.
  • (EN) Tony Wood, Bill Gunston, Hitler's Luftwaffe: A pictorial history and technical encyclopedia of Hitler's air power in World War II, London, Salamander Books Ltd., 1977, pp. 135, ISBN 0-86101-005-1.

Pubblicazioni

[modifica | modifica wikitesto]
  • (PL) Marek Rys, Blohm und Voss BV 141, in Nowa Technika Wojskowa, Warsaw, Magnum-X, novembre 2004, ISSN 1230-1655 (WC · ACNP).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàLCCN (ENsh2002008651 · GND (DE4759711-2 · J9U (ENHE987007558913905171